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Narcisismo: normalità e patologia

Aggiornamento: 17 mar

Sono una psicologa italiana che lavora a Barcellona e online e, con questo articolo, proverò a illustrarti in breve il narcisismo: conosceremo insieme la differenza fra narcisismo patologico e non patologico, i vari tipi di narcisismo, i tratti del narcisismo e le difese narcisistiche, riportando la letteratura scientifica a riguardo. Questo articolo è adatto a te se ti sei mai chiest*: "chi è il narcisista?" Buona lettura!



La personalità

Quando si parla i narcisismo si entra nell'ambito della "personalità".

Di quest'ultimo termine è stata data una chiara definizione da Lingiardi e Gazzillo:


"Oggi, con il termine personalità, si tende a indicare una modalità strutturata di motivazioni, pensieri, affetti e comportamenti che caratterizza il tipo di adattamento e lo stile di vita di un individuo e che risulta da fattori temperamentali, dello sviluppo e dell’esperienza sociale e culturale.” (Lingiardi e Gazzillo, 2014, p. 3).


Per personalità si intendono, quindi, quell'insieme di caratteristiche ripetitive e stabili nel tempo che definiscono la persona, fra cui: tratti di personalità, stili di coping e di modalità relazionali (Hooley, Butcher, Nock e Mineka, 2017).


La personalità può essere distinta in sana e patologica:

• In presenza di una personalità sana vi è un senso di sé stabile, e la persona risulta inserita in sintonia nella società;

• Nel caso di una personalità patologica, si è in presenza di tratti rigidi e maladattivi (a livello cognitivo, affettivo e comportamentale), i quali deviano dal contesto culturale di appartenenza e rendono difficile un buon inserimento sociale, portando a difficoltà interpersonali croniche e ad un senso di sé instabile, oltre che ad un forte disagio (APA, 2013; Hooley, Butcher, Nock e Mineka, 2017).



Il continuum del narcisismo: normalità e patologia

Per quanto riguarda il narcisismo, oggi si ritiene che possa essere considerato su un continuum fra normalità e patologia.

Agli estremi i questo continuum, troviamo le manifestazioni patologiche del narcisismo, mentre nella parte centrale vi è il narcisismo sano e funzionale (Lingiardi e Gazzillo, 2014; Gabbard, 2015).


Il narcisismo sano è caratterizzato da:

Amore e preoccupazione per se stessi, utile alla salute e al benessere psicologico della persona (Gabbard, 2015);

Capacità di mantenere un’immagine positiva di sé, con ricerca del miglioramento e della valorizzazione di sé (Pincus e Lukowitsky, 2009);

Saper riconoscere le proprie qualità e l’essere in grado di regolare la propria autostima (Lingiardi e Gazzillo, 2014).


Il narcisismo sfocia nella patologia, e viene dunque definito come Disturbo Narcisistico di Personalità, nel momento in cui queste attitudini si estremizzano, portando alle due tipologie (fenotipi) di narcisismo patologico, che sono: Narcisismo Grandioso e Narcisismo Vulnerabile. Nel DSM-5 i disturbi di personalità sono suddivisi secondo una logica di tipo categoriale in tre gruppi. Il Disturbo Narcisistico di Personalità rientra nel secondo gruppo ("Cluster B"), definito da: tendenza all'emotività, alla drammaticità e all'incostanza (Hooley, Butcher, Nock e Mineka, 2017).



Le manifestazioni del narcisismo: il fenotipo Grandioso e quello Vulnerabile

La psicologia sociale e della personalità, le teorie cliniche e le diagnosi psichiatriche hanno riportato numerose prove circa l’esistenza delle due manifestazioni fenotipiche del narcisismo patologico definite dal Modello a due fattori (Cain, Pincus e Ansell, 2008; Pincus e Lukowitsky, 2009; Campbell e Miller, 2011). Di seguito le loro rispettive peculiarità:


  1. Narcisismo Grandioso o inconsapevole: -Immagine iper-positiva di sé; -Egocentrismo; -Esibizionismo; -Assunzione di diritti non giustificati; -Perfezionismo e disonestà; -Mancanza di empatia; -Fantasie grandiose e idealizzanti; -Bisogni di ammirazione e validazione (Ronningstam, 2005a, 2005b; Pincus e Lukowitsky, 2009; Ronningstam, 2009; Lingiardi e Gazzillo, 2014).

  2. Narcisismo Vulnerabile o ipervigile: -Immagine iper-negativa di sé debole e vacillante; -Inibizione; -Passività e ritiro sociale; -Ipersensibilità alle critiche altrui e al fallimento; -Forte autosvalutazione e ipercriticismo; -Frequenti fantasie onnipotenti; -Forte vergogna (Pincus e Lukowitsky, 2009; Ronningstam, 2009; Campbell e Miller, 2011; Lingiardi e Gazzillo, 2014).


Secondo Pincus e Lukowitsky (2009) entrambi i fenotipi (grandioso e vulnerabile) possono manifestarsi sia in maniera overt (manifesta) sia covert (nascosta) (Pincus, Cain e Wright, 2014): non vi sono prove in letteratura scientifica, infatti, circa l’esclusiva associazione covert/vulnerabile e overt/grandioso (Pincus e Lukowitsky, 2009; Pincus et al., 2014; Madeddu, 2020).


Dunque, non esiste esclusivamente il narcisista esibizionista ed arrogante, ossia la forma più conosciuta al pubblico, ma anche una sua versione più fragile, meno tendente all'esporsi e sommessa.


I tratti del narcisismo patologico

Negli ultimi anni è stato dato credito a un modello strutturale del narcisismo patologico definito "a tre fattori", proposto da due gruppi di ricerca (Miller et al., 2016; Krizan e Herlache, 2018) che rappresenta un'ulteriore approfondimento del Modello a due fattori senza opporsi ad esso (Crowe et al., 2019; Kaufman et al., 2020). Il modello a tre fattori definisce il narcisimo secondo tre tratti:


  1. Antagonismo: insensibilità, immoralità, sfiducia, combattività e arroganza.

  2. Estroversione: ricerca di attenzione, esibizionismo e tendenza a porsi in una posizione di autorevolezza.

  3. Nevroticismo: autostima bassa e instabile, preponderanza di affetti negativi e vergogna, difficoltà interpersonali e nella regolazione delle emozioni.


L'antagonismo sembra essere comune alle due manifestazioni; l’estroversione è tipica del fenotipo grandioso, mentre il nevroticismo caratterizza quello vulnerabile (Miller et al., 2011; Kaufman et al., 2020; Miller, 2021). Livelli elevati in tutti e tre i fattori contemporaneamente, suggeriscono la presenza di un Disturbo Narcisistico di Personalità (Miller, 2021).


I meccanismi di difesa nel narcisismo

I meccanismi di difesa servono a regolare l'equilibrio psichico, sono relativamente involontari e automatici, e si possono definire come sentimenti, pensieri o comportamenti appresi, organizzati per far fronte a eventi stressanti (sia interni che esterni all’individuo). I meccanismi di difesa hanno un ruolo nello sviluppo della personalità e nelle dinamiche relazionali (Lingiardi e Madeddu, 2002; Lingiardi e Gazzillo, 2014).

Si parla di disfunzionalità delle difese quando diventano rigide, pervasive, intense, decontestualizzate e non sono in linea con l’età del soggetto (Lingiardi e Gazzillo, 2014).


La Defense Mechanisms Rating Scales (DMRS) di Perry (1991), riporta la descrizione dei vari meccanismi di difesa, fra cui anche le difese narcisistiche (o triade narcisistica) le quali sono volte alla protezione dell'autostima e sono suddivise in:

1.Svalutazione di sé e dell’altro: attribuzione di caratteristiche esageratamente negative a se stesso o agli altri;

2.Idealizzazione di sé e dell’altro:  attribuzione esagerata di qualità positive a se stessi o ad altri;

3.Onnipotenza: atteggiamento di superiorità nei confronti del mondo esterno, caratterizzato dalla convinzione di essere speciale rispetto agli altri.


Conclusioni

Il narcisismo è un costrutto complesso, riscontrabile sia a livello funzionale che disfunzionale. In potenza tutti possiamo avere una certa dose di narcisismo insito in noi, per via dei tratti, delle difese ed anche in funzione di una strutturazione sana della personalità. Avere peculiarità tipiche del narcisismo non implica soffrire di un disturbo. Se pensi di aver bisogno di un aiuto psicologico, rivolgiti ad un* professionista della salute mentale e non affidarti ad autodiagnosi.





Bibliografia

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  • Cain, N. M., Pincus, A. L., & Ansell, E. B. (2008). Narcissism at the crossroads: Phenotypic description of pathological narcissism across clinical theory, social/personality psychology, and psychiatric diagnosis. Clinical Psychology Review, 28, 638-656.

  • Campbell, W. K., & Miller, J. (2011). The Handbook of Narcissism and Narcissistic Personality Disorder. Theoretical approaches, empirical findings, and treatments. Hoboken: John Wiley and Sons.

  • Crowe, M. L., Lynam, D. R., Campbell, W. K., & Miller, J. D. (2019). Exploring the structure of narcissism: towards an integrated solution. Journal of Personality, 87, 6, 1151-1169.

  • Gabbard, O. G. (2015). Psichiatria psicodinamica. Quinta edizione basata sul DSM-5 (5 ed.). Milano: Raffaello Cortina Editore.

  • Hooley, J. M., Butcher, J. N., Nock, M. K., & Mineka, S. (2017). Psicopatologia e psicologia clinica. Milano: Pearson.

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  • Krizan, Z., & Herlache, A. D. (2018). The Narcissism Spectrum Model: A Synthetic View of Narcissistic Personality. Personality and Social Psychology Review, 22, 1, 3-31.

  • Lingiardi, V., & Gazzillo, F. (2014). La personalità e i suoi disturbi. Valutazione clinica e diagnosi al servizio del trattamento (1 ed.). Milano: Raffaello Cortina Editore.

  • Lingiardi, V., & Madeddu, F. (2002). I meccanismi di difesa. Teoria, valutazione, clinica (1 ed.). Milano: Raffaello Cortina Editore.

  • Madeddu, F. (2020). I mille volti di Narciso. Fragilità e arroganza tra normalità e patologia (1 ed.). Milano: Raffaello Cortina Editore.

  • Miller, J. D., Back, M. D., Lynam, D. R., & Wright, G. C. (2021). Narcissism Today: What We Know and What We Need to Learn. Current Directions in Psychological Science, 30, 6, 519-525.

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  • Perry, J. C. (1991), Defense Mechanism Rating Scale. Cambridge Hospital, Harvard Medical School, Boston.

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  • Ronningstam, E. (2005a). Identifying and understanding the narcissistic personality. New York: Oxford University Press.

  • Ronningstam, E. (2005b). Narcissistic personality disorder: a review. In M. Maj, H. S. Akiskal, J. E. Mezzich & A. Okasha (Eds.), Evidence and experience in psychiatry: Volume 8 Personality disorders, p. 277-327. Hoboken: Wiley.

  • Ronningstam, E. (2009). Narcissistic Personality Disorder: facing DSM-V. Psychiatric Annals 39, 3, 111-121.


 
 
 

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